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Renzi e Gentiloni - Conversazione post-referendum

Il 4 dicembre 2016 i cittadini italiani sono stati chiamati alle urne per approvare o respingere il referendum costituzionale, promosso dal governo Renzi, per la riforma di Camera e Senato.
Vinse il "no", con un 59% abbondante di preferenze. Il premier Renzi, come promesso, rassegna dunque le sue dimissioni.
Pochi giorni dopo, Paolo Gentiloni verrà nominato nuovo primo ministro. Ecco un estratto della conversazione tra lui e il dimissionario Renzi, nella quale quest'ultimo gli comunica la nomina in via ufficiosa.


"Renzi: Sènti, Paolo... a té ti andrebbe di fare il primo ministro?
Gentiloni: No, scusa, come... Ripeti un attimo, perchè...
R: Massì dai! Pronto? 'un l'hai saputo che l'è caduto il governo? Avevo detto che me andavo se vinceva il no... Poi c'avevo ripensato, poi ho detto che me ne andavo... Diho una hosa, poi un'altra... Me l'ha insegnato papà Silvio... Lo sai come so' fatto, no? La mattina mi sveglio e c'ho voglia di rompere il hazzo alla gente...
G: Lo so, lo so...
R: ... se no che mi mettevo in politiha a'ffare?
G: Beh, tu sei il nuovo cavallo su cui puntano tutti.
R: E anche un bel havallo, aggiungerei! Ma non è questo il punto. Vuoi fare il premier o no?
G: Ma me lo stai proponendo uff...
R: Te lo sto proponendo non perchè te tu sei uno che si accontenta di fare il compitino che gli dicono gli altri, ma perchè tu puoi essere la nuova harta bianca del futuro. Tu sei la prima luce di una nuova alba, che incita i halli a hantare la bellezza della giornata ancora vergine, mentre il silènzio delle ore piccole si trasforma lentamente nell'armonia perfetta della vita che ti grida nelle orecchie "benvenuto, o essere pieno di meraviglia! Oggi si lavora per costruire la libertà di essere in un domani cristallino!"
G: [silenzio] ... Guarda, Matteo, ti ringrazio per la proposta, ma...
R: Perfetto, perchè hominci domani mattina.
G: Domani mattina?!
R: Eh lo so, ma per oggi purtroppo è già'ttardi...
G: No aspetta, io...
R: Domani mattina ci vediamo su dal vecchio [il Presidente Mattarella, ndOD], che gliel'ho già detto e ha già tutto pronto.
G: Ma io...
R: Ti dò la hampanella e finiamo in fretta. Te 'un devi fare niente. Ci penso io.
G: ... Sì, capo.
R: Bravo lui! E home si dice?
G: Grazie."

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